MARINO GOLINELLI

IMPRENDITORE • FILANTROPO • RICERCATORE
Imprenditore, filantropo, ricercatore, amante delle arti in ogni loro espressione, Marino Golinelli era un uomo con una visione ottimistica del futuro, che credeva che la conoscenza fosse il fondamento di ogni progresso umano.
Era convinto che l’imprenditore avesse il dovere morale di restituire alla società parte delle sue fortune: l’azienda da lui fondata nel 1948, oggi Alfasigma, cresciuta negli anni grazie a investimenti costanti in ricerca e sviluppo, è oggi una delle più importanti industrie farmaceutiche del mondo.
Fin dall’inizio della sua lunga carriera, ha sposato l’idea che il binomio tra scienze e arti fosse ispirazione per arrivare a una visione olistica, capace di dare una risposta ai perché fondamentali e universali della nostra vita.
In quest’ottica, nel 1988 – anno in cui si celebrò il nono centenario dell’Università di Bologna – diede vita alla Fondazione che porta il suo nome, con l’obiettivo di promuovere l’educazione e la formazione, diffondere la cultura scientifica, e favorire la crescita intellettuale, responsabile ed etica dei giovani.


IMPRENDITORE • FILANTROPO • RICERCATORE
Imprenditore, filantropo, ricercatore, amante delle arti in ogni loro espressione, Marino Golinelli era un uomo con una visione ottimistica del futuro, che credeva che la conoscenza fosse il fondamento di ogni progresso umano.
Era convinto che l’imprenditore avesse il dovere morale di restituire alla società parte delle sue fortune: l’azienda da lui fondata nel 1948, oggi Alfasigma, cresciuta negli anni grazie a investimenti costanti in ricerca e sviluppo, è oggi una delle più importanti industrie farmaceutiche del mondo.
Fin dall’inizio della sua lunga carriera, ha sposato l’idea che il binomio tra scienze e arti fosse ispirazione per arrivare a una visione olistica, capace di dare una risposta ai perché fondamentali e universali della nostra vita.
In quest’ottica, nel 1988 – anno in cui si celebrò il nono centenario dell’Università di Bologna – diede vita alla Fondazione che porta il suo nome, con l’obiettivo di promuovere l’educazione e la formazione, diffondere la cultura scientifica, e favorire la crescita intellettuale, responsabile ed etica dei giovani.
Nasce l'11 ottobre a San Felice sul Panaro (Modena).
Si laurea in farmacia all'Università di Bologna.
Fonda biochimici A.L.F.A., in seguito Wassermann, oggi Alfasigma.
Scompare il 19 febbraio all'età di 101 anni.
Alfasigma

Alfasigma
Rileva a Bologna un piccolo laboratorio che chiama Biochimici A.L.F.A. e intraprende una attività indipendente per la produzione di farmaci.
Inizia la realizzazione della nuova sede e la società è ora denominata Alfa Biochimici.
Costanti investimenti in ricerca e sviluppo sono determinanti per l'espansione della società. Il nuovo edificio diviene l’headquarter della società Alfa Farmaceutici.
Acquista il pacchetto di maggioranza della Schiapparelli Farmaceutici di Torino, società quotata in borsa.
Alfa Farmaceutici rileva il marchio e altri beni della A. Wassermann, industria del farmaco con una lunga storia di successi, presente sul mercato dal 1907. Allo stesso tempo, inizia la costruzione di una grande unità produttiva ad Alanno Scalo (Pescara).
Alfa Farmaceutici si fonde con Istituto Wassermann: nasce Alfa Wassermann. L'unità produttiva è concentrata nello stabilimento di Alanno.
È nominato dal Presidente della Repubblica Cavaliere del Lavoro.
Riceve la Laurea Honoris Causa in Conservazione dei Beni Culturali dall'Università di Bologna "per la sua capacità di sviluppare progetti innovativi e originali di formazione e comunicazione della scienza e di conoscenza della cultura artistica".
È insignito del Nettuno d'Oro da parte del Comune di Bologna "per aver onorato con la propria attività professionale e pubblica la città".
Gli è conferita la cittadinanza onoraria dal Comune di San Felice sul Panaro.
Partecipa al Giubileo dell'Industria in Vaticano e tiene un discorso sui valori etici e la responsabilità sociale dell'imprenditore alla presenza di Papa Francesco e di oltre 9.000 rappresentanti del mondo dell'impresa riuniti in Sala Nervi. Nello stesso anno riceve il Sigillo d'onore dall'Università di Modena e Reggio Emilia.
Riceve la Laurea Honoris Causa in Biotecnologie Mediche dall'Università di Modena e Reggio Emilia "per il suo forte contributo scientifico e culturale alla comunità emiliana e a tutto il nostro Paese".
L'11 ottobre, in occasione del compimento dei 99 anni, la moglie Paola e la Fondazione organizzano il grande evento "Attraverso un secolo, guardando al futuro", per raccontare 99 anni di vita e di carriera, legati indissolubilmente allo sviluppo culturale ed economico del Paese.
In occasione del centenario dalla sua nascita, è omaggiato dal Sindaco di Bologna Virginio Merola di una pergamena d'augurio da parte dell'amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza. Sempre in ottobre, riceve inoltre il premio Paul Harris Fellow, massima onorificenza che il Rotary Club Bologna assegna a "personaggi con particolari meriti nella società civile”.
Gli è dedicata una Lectio Magistralis del professor Luciano Floridi, nell'ambito della cerimonia di chiusura del Master della Spisa "Giuristi, Consulenti e Professionisti d'Impresa".
Al Cavaliere è intitolata Scuola delle Idee Marino Golinelli, prima scuola secondaria di primo grado STEAM in Italia.
Le passioni:
le arti e le scienze
L’interesse per l’arte di Marino Golinelli è sempre cresciuto negli anni, così come la sua collezione di opere d’arte, curata assieme alla moglie Paola.
È stato uno dei primi membri del Comitato Consultivo della Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia. La sua attività imprenditoriale, sostenuta da una curiosità personale multiforme che ha condiviso con la moglie, li ha portati a viaggiare in ogni angolo del pianeta, dall’Africa all’Asia, passando per le grandi capitali del mondo, il che ha permesso loro di entrare in contatto con culture diverse, di visitare musei, gallerie, fiere internazionali e di conoscere tantissimi artisti.
Non ha mai amato definirsi “collezionista”, ma ha sempre preferito “ricercatore”, perché considerava le opere d’arte che acquistava uno strumento per conoscere e decifrare il mondo, una chiave d’interpretazione fondamentale della realtà. Anche la musica, soprattutto quella classica, occupava un posto speciale nel suo cuore: fonte di emozioni, scoperte, passioni e domande mai sopite.
Tutto ciò non è soltanto estetica, ma etica dell’arte.
In questo quadro, non meno importante fu la sua attività filantropica, che si è tradotta, oltre che nella pratica quotidiana di Fondazione Golinelli, anche nel sostegno concreto a istituzioni importanti come il Teatro Comunale di Bologna, la Fondazione Cineteca di Bologna, il Teatro La Fenice di Venezia, con il progetto “Nuova Musica” dedicato a giovani compositori, e il Teatro alla Scala con la Fondazione “Milano per la Scala”.
La sua playlist
“Solitude” di Louis Armstrong
“Strangers in the night” di Frank Sinatra
“Rhapsody in blue” di George Gershwin
“Teresa non sparare” di Fred Buscaglione
“Tu vuo’ fa’ l’americano” di Renato Carosone
“E lucevan le stelle” di Giacomo Puccini
“Libiamo ne’ lieti calici” di Giuseppe Verdi
“Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno
“Yesterday” dei Beatles
“Nessun dorma” di Giacomo Puccini



