Un'esposizione interattiva sull'affascinante mondo dei numeri fra dita, dadi e dati.
"Diamo i numeri!" è un progetto che mira ad avvicinare la matematica ai giovani e al pubblico adulto, senza sostituirsi alla scuola, ma creando una modalità non formale di incontro con il sapere, dove l'esperienza, il piacere e le emozioni del singolo possano mettersi in gioco. La matematica, da scienza eccellente, sinonimo di saggezza, ponte tra culture è diventata troppo spesso una disciplina odiata o mal sopportata. Paradossalmente questo avviene in un momento in cui si generano in ogni istante piogge di dati, di numeri sempre più difficili da gestire e interpretare. Fin da piccoli dobbiamo familiarizzare con tutto questo, poco alla volta, per diventare cittadini consapevoli di un mondo in cui saper contare ci aiuta anche a vivere meglio.
Qual è la probabilità di vincere al lotto? Che cosa c'entrano i numeri con le previsioni metereologiche? Con la mia salute? Con la mia identità? O addirittura con la bellezza di un girasole e l'architettura di un tempio greco? Ma soprattutto, chi ha inventato i numeri? E come possiamo riscoprirne il fascino?
L'esposizione "Diamo i numeri!" è un percorso interattivo, un affascinante viaggio '3D', in cui il visitatore ha la possibilità di giocare, contare, sperimentare e simulare. Da antichi giochi e rompicapo a situazioni reali che richiedono l'uso di concetti matematici e probabilistici, fino ad affascinanti simulazioni in mondi virtuali, tutto questo in un percorso da scoprire sulla punta delle DITA, fra DADI giganti e ruote da casinò, sotto una pioggia di DATI che raccontano la nostra vita.
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La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17.
Il progetto - finanziato dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS Agorà) - nasce da una stretta collaborazione tra la Professoressa Antonietta Mira, responsabile scientifico del progetto, e L'ideatorio dell'Università della Svizzera Italiana che cura l'allestimento e l'organizzazione, con la consulenza della Società matematica della Svizzera Italiana (SMASI) e il sostegno di numerose altre realtà locali. Progetto grafico di Teresa Sdralevich.
Con il patrocinio di Università degli studi di Bologna e AlmaLaurea.