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Del 03-03-2021

I CEO DELLE STARTUP DI G-FACTOR SI RACCONTANO: GIOIA LUCARINI DI RELIEF

Gioia Lucarini è la CEO di Relief, una startup del settore medtech che ha partecipato alla call Life Sciences Innovation 2019 di G-Factor. Relief ha sviluppato un innovativo sfintere endouretrale magnetico inseribile in maniera minimamente invasiva per il trattamento dell’incontinenza urinaria.

 

Chi è Gioia Lucarini?

Sono un ingegnere biomedico, CEO di Relief, startup che sta sviluppando e cercando di portare sul mercato uno sfintere contro l’incontinenza urinaria. Nasco come ingegnere biomedico e dopo la laurea mi appassiono allo sviluppo di dispositivi medicali innovativi, facendolo diventare il mio lavoro, prima con un dottorato e poi con un post-doc presso l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna. Per un po' di anni non mi sono mai soffermata troppo a pensare se fosse il percorso che desideravo davvero intraprendere o solo quello che soddisfava le aspettative altrui: laurea con il massimo dei voti e in tempi rapidi, dottorato, periodo negli USA.... ero come un treno che percorre a massima velocità il suo binario senza permettersi nessun deragliamento!

Poi due esperienze mi hanno rallentata. La prima è stata il mio periodo all’estero presso la Harvard Medical School: lasciare tutti per otto mesi e mettere da parte le mie certezze, mi ha insegnato che è giusto fermarsi in qualche stazione per fare “rifornimento”, cosí come è utile ogni tanto cambiare la prospettiva. La seconda è stata avere un figlio: oltre alla miriade di emozioni belle che può generare, mi ha insegnato che la vita è imprevedibile e non si può programmare tutto.

Una volta fuori dalla mia comfort zone ho avuto il coraggio di buttarmi in questa avventura imprenditoriale mettendomi nuovamente in discussione. Essere CEO non è sempre facile: ti rendi conto che mancano tantissime competenze, capisci che l’unico modo di continuare a crescere è non smettere mai di imparare. Senti sulle tue spalle la solitudine delle responsabilità, delle preoccupazioni, sei ossessionato dalle scelte e dalle notti insonni ma sei invasa anche da emozioni, nuovi stimoli e voglia di realizzare progetti che abbiano un impatto positivo sulla vita delle persone. Oggi Gioia Lucarini è una giovane donna che ogni mattina si sveglia di buon umore perché, nonostante tutte le difficoltà, fa ciò che le piace e riesce ancora a sognare a occhi aperti.

 

Perché hai deciso di fondare Relief?

Il mio sogno di vita è utilizzare le mie competenze per fare qualcosa di veramente utile per gli altri. Dopo la laurea ho deciso di dedicarmi alla ricerca e allo sviluppo di dispositivi medici innovativi per migliorare la qualità di vita delle persone, la diagnosi e la terapia di patologie importanti.

La ricerca mi piaceva molto ma sentivo che mi mancava sempre un pezzettino per essere completamente appagata perciò, quando insieme ai miei soci, quasi tutti provenienti come me dal mondo della ricerca, ci siamo accorti che il progetto su cui stavamo lavorando aveva dei risultati promettenti, non abbiamo avuto dubbi: era il nostro momento per cercare di portare a termine la nostra “missione”! Abbiamo messo a punto il nostro progetto di ricerca che si è trasformato in un progetto imprenditoriale.

 

Quali sono stati i tuoi più grandi traguardi e le tue più grandi sconfitte?

Nella vita di una startup non esistono grandi traguardi o grandi sconfitte ma solo piccoli traguardi e sconfitte quotidiane che comportano quasi sempre miglioramenti e ti spronano a rivedere la visione a lungo termine, a essere resiliente per adattarsi ai vari imprevisti. Molte volte quello che può sembrare una sconfitta, può in seguito rivelarsi un importante alleato per migliorare la visione aziendale o lo sviluppo del prodotto.

È una vita alla continua ricerca della crescita, senza mai raggiungere il completo appagamento, ma come canta Ligabue “chi si accontenta gode…così così”. 

Veder impiantato il nostro dispositivo su una persona che ha giovato dell’utilizzo del nostro prodotto è stato un importante traguardo che mi emoziona ancora. 

Di grandi sconfitte invece, finché Relief vive, posso affermare che ad oggi non ce ne sono ancora state.

 

Come descriveresti la tua esperienza di imprenditore finora e quali consigli daresti a chi sta iniziando?

Un’eterna scalata senza sapere se mai arriverò alla cima e se mai esisterà un punto di arrivo. 

Questo percorso tuttavia, sebbene sia faticoso e impegni ogni mio singolo muscolo, mi dà grandi soddisfazioni. Consiglio di iniziare il cammino solo se ci sono passione ed entusiasmo; di essere resilienti, di pensare sempre che, anche per fare un viaggio di mille miglia occorre sempre iniziare dal primo passo (che è, per giunta, anche il più difficile) e cercare di imparare a cambiare la prospettiva di visione a lungo termine. Il sentiero più facile e veloce non è quello che sto percorrendo ma quello nascosto dalla boscaglia, quindi, ogni tanto, può essere utile fermarsi, salire su un albero e dare un’occhiata intorno.