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Del 01-04-2021

I CEO DELLE STARTUP DI G-FACTOR SI RACCONTANO: GIOVANNI ZAPPATORE DI BIONIT LABS

Giovanni Zappatore è il CEO di BionIT Labs, una startup del settore medtech che ha partecipato alla call Life Sciences Innovation 2019 di G-Factor. BionIT Labs ha sviluppato Adam’s Hand, la prima protesi bionica al mondo completamente adattiva, in grado di adattarsi automaticamente a forma e dimensione degli oggetti impugnati.

 

 

Chi è Giovanni Zappatore

 

Sono un ingegnere meccanico, estremamente curioso e appassionato di innovazione. Sin da bambino smontavo qualsiasi oggetto mi trovassi davanti, affascinato dai meccanismi che ne permettevano il funzionamento. Anno dopo anno, mi sono reso conto sempre più dell’importanza che l’innovazione riveste nel nostro mondo e dei benefici concreti che questa può portare alle persone.

Oggi considero l’innovazione tecnologica uno dei pochi strumenti nelle mani dell’uomo in grado di rendere il mondo un posto più equo e accessibile. Ho cercato quindi di trasportare quest’idea in BionIT Labs, trovando nei ragazzi e nelle ragazze del nostro team un terreno fertile per poterla trasformare in una missione che oggi ci accomuna: dare vita a tecnologie innovative che possano migliorare concretamente la qualità della vita dei nostri utenti.

 

Perché hai deciso di fondare BionIT Labs?

 

Il progetto Adam’s Hand nasce come una sfida: la mano umana rappresenta uno degli organi meccanicamente più complessi in natura, per cui riprodurla è un sogno per ogni buon ingegnere! Quando poi l’ingegneria si unisce alla medicina, assume un significato completamente nuovo. Man mano che approfondivo i miei studi, infatti, mi rendevo conto dell’impatto che una tecnologia del genere avrebbe potuto avere sulla qualità della vita di migliaia di persone, per cui il desiderio di migliorare concretamente questo aspetto si è andato presto ad accompagnare a quello di sfida iniziale. Trovare lungo il mio percorso i miei Co-founders, Matteo e Federico, che condividevano questo desiderio, ha poi portato alla nascita di BionIT Labs. Oggi non mi occupo più direttamente dello sviluppo tecnologico dei nostri prodotti, ma sono ogni giorno a contatto con clienti, partner e investitori, e devo dire che questo aspetto manageriale mi appassiona molto. Discutere con tutti gli attori dell’ecosistema, capire cosa li muove, quali sono i loro obiettivi e come riuscire a raggiungere insieme un risultato efficace è sicuramente un ulteriore motivo di soddisfazione e di crescita personale e professionale.

 

 

Quali sono stati i tuoi più grandi traguardi e le tue più grandi sconfitte?

 

Ad oggi, il più grande risultato che sento di aver ottenuto è stato quello di creare un team di professionisti competenti e appassionati, che conservano una motivazione incredibile fin dal primo momento in cui sono entrati a far parte di BionIT Labs. L’aver definito dei valori comuni, che ci uniscono e sono al di sopra degli interessi dei singoli componenti del team, fa sentire tutti parte di un'entità più grande e importante, che non solo motiva ma soprattutto ispira ogni singolo individuo a dare sempre il meglio.

Al di fuori delle piccole sconfitte quotidiane che ogni imprenditore sperimenta, non sento ad oggi di aver avuto grandi sconfitte, ma siamo ancora all’inizio del nostro percorso e la strada da fare è ancora lunga. Non escludo, quindi, che in futuro mi troverò a fronteggiare sfide più grandi, ma mi rassicura sapere che nell’affrontarle troverò il pieno sostegno di tutto il team di BionIT Labs.

 

Come descriveresti la tua esperienza di imprenditore finora e quali consigli daresti a chi sta iniziando?

 

Da quanto ho potuto sperimentare sino ad ora, per un imprenditore considero fondamentali tre caratteristiche: determinazione, ottimismo e capacità di ascolto.

La determinazione è importante per mantenere una performance costante e rispondere velocemente e in modo efficace ai problemi che si incontrano giorno dopo giorno. È importante conservare un atteggiamento ottimista, che sia di supporto e spinta per tutto il team soprattutto nei momenti più complessi. La capacità di ascolto invece, è irrinunciabile per chi vuole dirigere al meglio un team: ascoltare pareri diversi aiuta ad avere una versione più oggettiva della realtà.

Per un imprenditore è sicuramente importantissimo riuscire a gestire i momenti di alti e bassi tipici della vita di una startup, ma di contro può contare su una crescita estremamente veloce, che sarebbe probabilmente impossibile ottenere in contesti diversi. Voglio augurare buona fortuna a chiunque scelga questa strada, non semplice da percorrere, ma sicuramente ricca di grandi soddisfazioni!