Progetto di 
Fondazione Caterina Dallara, in collaborazione con Fondazione Golinelli, ha proposto alle scuole di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, un percorso di alta formazione per consolidare le capacità di community building a scuola con una ricaduta sulle comunità locali.
Lo scopo della Masterclass è stato quello di fornire ai/alle docenti strumenti e opportunità di scambio e riflessione per rafforzare la dimensione comunitaria interna ed esterna alla scuola, favorire dinamiche collaborative e di lavoro di gruppo, agendo in modo strategico nel territorio di riferimento, per affrontare le sfide attuali legate alla transizione digitale, in particolare alla diffusione dell’intelligenza artificiale e agli impatti dei cambiamenti climatici.
Il percorso formativo ha offerto a 25 insegnanti di scuole secondarie di I e II grado, di diverse discipline, un’esperienza d’eccellenza completamente gratuita che prevede una scuola estiva residenziale di una settimana, seguita da un percorso autunnale di sperimentazione nel proprio contesto, in cui i/le partecipanti, con il supporto di formatori e formatrici di Fondazione Golinelli, condividono metodologie, progettualità ed esperienze con colleghi e colleghe, studenti e studentesse.
Riferimenti progettuali
La scuola estiva rappresenta un’occasione preziosa per insegnanti che desiderano lavorare nei propri contesti con studenti, colleghi, genitori, partner della scuola e arricchire il valore comunitario come opportunità per affrontare le sfide contemporanee, in particolare quelle ambientali (cambiamenti climatici) e digitali (transizione digitale). Sono questi temi che infatti stanno plasmando il nostro modo di vivere, il rapporto tra scienza, conoscenza e società, nonché le dinamiche di apprendimento e di accesso alle informazioni, le modalità di interazione e di relazione, fino all’evoluzione del concetto stesso di identità e del rapporto tra essere umano e ambiente.
La formazione parte da un posizionamento chiaro: l’open schooling, ovvero l’idea che le scuole, aprendosi al contesto in modo flessibile e osmotico, possono fare la differenza e avviare processi trasformativi sia interni che esterni. Come definito nel rapporto UE, scuola aperta significa “Istituzioni che promuovono partenariati con le famiglie e la comunità locale con l’obiettivo di coinvolgerli nei processi di insegnamento e apprendimento ma anche di promuovere l’istruzione come parte dello sviluppo della comunità locale” (UE, 2015).
Un altro ingrediente della formazione è la facilitazione: i cambiamenti sociali e di contesto rappresentano sfide importanti per la scuola e per la professionalità dell’insegnante. Il docente, sia nell’attività ordinaria di classe sia durante le progettualità extracurriculari di potenziamento, di orientamento, e ancora di più come community maker, deve essere capace di assumere un ruolo di designer e facilitatore di esperienze di apprendimento, di ascolto e di valorizzazione e di motivatore di partecipazione.
Destinatari
Insegnanti di ogni disciplina:
- 12 docenti di scuole secondarie di I e II grado della Val Ceno (Parma);
- 13 docenti di altre scuole secondarie di I e II grado di Parma, Piacenza, Reggio Emilia e province.
Suggerimento: per favorire la ricaduta sui processi scolastici, si suggerisce che dopo la scuola estiva ogni scuola aderisca alla formazione con un gruppo di docenti (di discipline differenti e con ruoli/incarichi anche informali all’interno dell’istituto). Per avviare comunità di pratiche efficaci è importante, infatti, partire da poche persone motivate e propositive che poi, attraverso la pratica e la condivisione, possano pian piano avviare un processo implementare di allargamento e consolidamento a partire dall’esperienza concreta.
I candidati ideali: far parte del middle management della scuola o essere insegnanti motivati con ruoli di responsabilità, anche informali, nei processi e programmi scolastici legati all’innovazione, alla formazione e all’orientamento. Inoltre essere interessati/e, dopo la scuola estiva, ad avviare attività di follow up coinvolgendo altri colleghi e studenti.
Le fasi del progetto
- 4 giugno 2024, ore 16.00-17.30 (online) – Presentazione e conoscenza
Un workshop per conoscersi, prepararsi alla scuola estiva e sperimentare gli ambienti e le piattaforme digitali utilizzate per la condivisione sincrona e asincrona (in particolare Miro). - Dal 15 al 19 luglio 2024 – Scuola estiva residenziale (Presso Dallara Academy, Via Provinciale 33, Varano de’ Melegari (PR))
Lezioni ispirazionali dal mondo della ricerca, dell’innovazione, della scuola.
Laboratori e workshop sugli strumenti di e per il community-building e per la facilitazione di processi e relazioni.
Attività per piccoli gruppi, facilitati da tutor esperti affinché i corsisti e le corsiste possano consolidare le proprie competenze e costruirne di nuove in un’ottica trasformativa. - Settembre 2024 – febbraio 2025 (A scuola e online) – Sperimentazione e percorso di accompagnamento
Con il supporto dei formatori, l’utilizzo di materiale predisposto appositamente e una piattaforma online dedicata alla condivisione e all’interazione tra i corsisti, ogni insegnante avvia sperimentazioni e progettualità per creare e motivare team scolastici di lavoro, per gestire e implementare attività con gli studenti e con gli stakeholder della scuola. Gli incontri periodici online verranno definiti in base a quanto emergerà dalla scuola estiva e alle esigenze specifiche. - Luglio 2024>febbraio 2025 – Monitoraggio
Oltre al monitoraggio delle frequenze verrà predisposto un processo di monitoraggio sia della qualità percepita del servizio offerto delle competenze acquisite dai partecipanti. Verranno predisposti dei questionari dedicati. I dati verranno rielaborati in modo anonimo e aggregato e condivisi con il richiedente insieme alla sintesi delle frequenze per poter adempiere alle pratiche di attestazione della formazione.
Programma Summer School
Lunedì 15 luglio, dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 17.30 – Rompighiaccio e community building
Laboratori pratici per conoscersi, condividere aspettative, idee e valori. Si inizieranno a sperimentare alcuni format di facilitazione replicabili, con lo scopo di mettere a fuoco, insieme, le ragioni che muovono noi e la nostra scuola. Attraverso metafore visive e scenari possibili sui modelli organizzativi delle nostre scuole, i partecipanti saranno guidati a individuare possibili liste di buone pratiche da perseguire per favorire una scuola capace di cogliere le sfide attuali.
Martedì 16 luglio, dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 17.30 – Open schooling e il cambiamento climatico
Il cambiamento climatico è in corso e i suoi effetti, sempre più evidenti, ci accompagneranno nei prossimi decenni. Anche da un punto di vista scientifico la sfida di ricerca sul campo non è riducibile a una somma di conoscenze disciplinari e richiede di essere affrontata in modo trasversale e interdisciplinare, tra scienza e società. Una lezione e dei laboratori pratici partono dalle sfide scientifiche, culturali e sociali per condurre i partecipanti in attività di ripensamento della professione dell’insegnante e del ruolo del posizionamento della scuola (open schooling) nel navigare l’incertezza e la complessità. Tali attività si ispirano sia al modello euristico delle tre sfere di cambiamento (O’ Brien e Sygna, 2013) che al Green Comp con lo scopo di far ragionare sul mutevole rapporto tra dimensione individuale, collettiva e politica, portando l’attenzione sulla dimensione valoriale.
Mercoledì 17 luglio, dalle 10 alle 13.00 e dalle 14 alle 18:00 – Mutazione digitale e intelligenza emotiva
Attività e laboratori che, a partire dalle sfide poste dalla trasformazione di paradigma posta dal digitale, rappresentata in particolare dall’effetto dirompente delle intelligenze artificiali generative e delle realtà estese, riportanno al centro la riflessione di ambito psicologico e neurologico sull’intelligenza socio emotiva. Come gestire in modo positivo tale transizione e aiutare studenti e studentesse, attraverso lo sviluppo dell’intelligenza socio emotiva, prendendosi cura del lato umano, del benessere e della relazione nella performance? Attività pratiche per leggere da un punto di vista nuovo le pratiche scolastiche e la gestione positiva dei conflitti.
Giovedì 18 luglio, dalle 9:30 alle 13 e dalle 14 alle 17.30 – Strutturare per liberare
Diversi attività hanno lo scopo di approfondire l’approccio della facilitazione, ovvero un insieme di tecniche e processi utili per mettere in relazione le persone, accompagnandole a comunicare tra loro, a ragionare, a progettare e a trovare soluzioni significative per il gruppo, in maniera collettiva, pur mettendo a valore i contributi dei singoli individui. Nella gestione dei gruppi (di studenti, di colleghi, nelle interlocuzioni con gli stakeholder scolastici, ecc.) come utilizzare i vincoli di tempo e spazio, incluse dinamiche di gioco serio, per ottimizzare le interazioni e i flussi comunicativi, coniugando efficacia, democrazia e coinvolgimento? Le esercitazioni consentono sia di rileggere gli approcci e le strutture di facilitazione proposte nei giorni precedenti sia di aggiungerne di nuove, anche aprendo uno spazio di riflessione sul service design e sulla messa a punto di tali strumenti in funzione dei bisogni e degli obiettivi che si desiderano ottenere nelle differenti situazioni.
Venerdì 19 luglio, dalle 9:30 alle 13 e dalle 14 alle 16.30 – Ideazione e conclusione
Attività in piccoli gruppi (meglio se dello stesso team scolastico) per delineare una sfida specifica di progettazione e sperimentazione nei propri contesti, legata al community building. Saranno seguiti tre passaggi: motivazioni e proposta di valore della comunità su cui si vuole lavorare, analisi e definizione dei bisogni di comunità su cui si vuole intervenire con le proprie azioni, individuazione di alcuni interventi da testare per rispondere ai bisogni individuati.
Le attività si concludono con un workshop di retrospettiva comune per sintetizzare, anche visivamente, dei principi per lavorare insieme a scuola, affinché possano essere di riferimento per le sperimentazioni successive.
Attestato di formazione riconosciuta e piattaforma S.O.F.I.A. del M.I.M.
L’intero percorso corrisponde a un totale di 60 ore:
- 35 ore: evento online del 4 giugno e scuola estiva, attestate attraverso il foglio presenze;
- 25 ore del percorso di sperimentazione del proprio contesto, attestate attraverso la compilazione dei questionari di valutazione della qualità e dell’impatto della formazione, la condivisione delle sperimentazioni e la partecipazione ad almeno 2 incontri periodici online.
La partecipazione a oltre il 70% delle attività dà diritto alla ricezione dell’attestato di partecipazione al corso. Se si partecipa solamente ad alcune attività senza raggiungere il 70% delle ore totali dell’intera iniziativa si riceve un attestato di frequenza.
Il corso verrà pubblicato anche su piattaforma S.O.F.I.A del M.I.M successivamente alla selezione dei partecipanti.
Contatti e informazioni
segreteria@fondazionecaterinadallara.org
educareaeducare@fondazionegolinelli.it