Labyrinth è un progetto immersivo che offre un’esperienza virtuale unica che unisce arte, interazione e narrazione. Visitatrici e visitatori diventano protagonisti di un viaggio simbolico e personale ispirato al mito di Icaro, dove ogni scelta e interazione arricchiscono la scoperta e la liberazione. Labyrinth, progetto ideato e realizzato da Fondazione Golinelli, ridefinisce il concetto di esposizione artistica: non si tratta solo di osservare le opere, ma di vivere un percorso di scoperta e crescita personale.
Il cuore di Labyrinth è l’opera Immortal Hunting detta anche “Icaro” di Ronald Ventura, collocata all’interno di un labirinto ispirato agli anni ’70 che ospita una collezione di opere interattive. Ogni opera esplora il tema della scoperta e della trasformazione personale, creando un legame profondo tra visitatrice/visitatore e le opere stesse.
L’obiettivo del progetto è trasformare l’arte in un’esperienza attiva e partecipativa, dove il linguaggio simbolico e le interazioni immersive permettono di esplorare temi universali come libertà, scoperta e crescita personale.
Labyrinth è fruibile in occasione di eventi speciali organizzati e promossi dalla Fondazione, come In piazza con Marino e La Giornata europea del patrimonio.
In cosa consiste il labirinto?
Il labirinto è un corridoio a spirale con lati interconnessi.
- All’ingresso, il visitatore riceve una piuma, chiave simbolica per la liberazione di Icaro.
- Durante il percorso, interagisce con le opere, raccogliendo elementi che arricchiscono il significato dell’esperienza.
- Alla fine del labirinto, una grande stanza buia ospita Icaro appeso a testa in giù: posando la piuma nella teca, il visitatore lo libera. Questa azione simboleggia il compimento del viaggio di scoperta.
Ogni opera lungo il percorso rappresenta una tappa di riflessione, un’occasione per interrogarsi sul proprio ruolo di visitatore e scopritore.
Quali sono le opere interattive?
Le opere presenti lungo il labirinto invitano a interagire e stimolare riflessioni profonde:
- È Giallo, di Davide Nido, 2003 – manovella che genera onde sulla superficie del quadro
- Senza Titolo, di John Baldessari, 2003 – circuito attivato da una patata che illumina l’opera
- Venezia, di Robert Yarber, 2000 – laser che emergono spegnendo la luce della stanza
- Birth of Black, di Michael Bevilacqua, 2007 – faro di Batman che libera pipistrelli nel corridoio
- Cow of the Future, dell’Atelier Van Lieshout, 2014 – gesto simbolico di nutrimento che attiva l’opera
- Finalmente a Casa, di Daniele Cudini, 1998 – messaggio malinconico di memoria e perdita
- Orta Water – Purification Station, di Lucy e Jorge Orta, 2005 – purificazione dell’acqua attivando il motore di una barca
- Interior Projection #13, di Paolo Cavinato, 2014 – proiezione immersiva a 360 gradi
- Immortal Hunting, di Ronald Ventura, 2015 – liberazione e volo verso la luce
Che obiettivi si pone il progetto?
- Trasformare la fruizione artistica in esperienza attiva e immersiva
- Creare un dialogo tra visitatore e opere
- Esplorare temi universali: scoperta, libertà, trasformazione personale
- Sperimentare l’uso della realtà virtuale nell’educazione e nell’arte.