Home News DALL'INGIUSTIZIA EPISTEMICA AL SAPERE CONDIVISO: LA PAROLA A DAVID STROUPE
Del 15-07-2022

DALL'INGIUSTIZIA EPISTEMICA AL SAPERE CONDIVISO: LA PAROLA A DAVID STROUPE

Novità dal nostro mondo

Cosa si intende per ingiustizia epistemica a scuola? E come possiamo stimolare l’apprendimento e l’intraprendenza delle studentesse e degli studenti nell’insegnamento delle materie STEAM?

Lo abbiamo chiesto a David Stroupe, biologo e professore alla Michigan State University, in occasione dell’incontro preliminare della seconda edizione della Masterclass for STEAM di Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo.

 

Professor Stroupe, perché è importante prendersi cura delle idee delle studentesse e degli studenti?

Per decenni la scuola ha puntato tutto sulla didattica trasmissiva e sul trasferimento del maggior numero di nozioni possibili, ricalcando il modello della cosiddetta pedagogia della consegna. Un approccio che enfatizza il controllo dell’insegnante sulla classe e propone un consumo passivo della conoscenza. Prendersi cura delle idee della studentessa o dello studente, invece, significa aprire a nuove opportunità di apprendimento. In ambito STEAM, una didattica più equa e disponibile al confronto porterà alla costruzione di una comunità scientifica forte e a superare le diseguaglianze nella produzione e fruizione del sapere.

Quali sono le principali sfide educative che l’insegnante si trova ad affrontare?

L’ostacolo più grande è il fenomeno che nella letteratura anglosassone si chiama ingiustizia epistemica, per cui uno studente o una studentessa ha un deficit di credibilità in classe, a causa di pregiudizi legati alla propria identità sociale - come il genere, la razza, la religione, l’orientamento sessuale - o alla scarsa considerazione del suo punto di vista, perché scientificamente errato o di ostacolo alle pratiche canoniche di insegnamento.
Per contrastare le dinamiche storicamente diffuse nell’insegnamento delle STEAM, è possibile cambiare l’impostazione progettuale puntando a una costruzione della conoscenza che metta al centro la community della classe come fonte conoscitiva potenzialmente competente.

Quali accorgimenti educativi e didattici dovrebbero essere usati per coinvolgere la classe nella produzione del sapere STEAM?

Insegnanti, studentesse e studenti possono cominciare a lavorare insieme, interrompendo le dinamiche di relazione e partecipazione radicate nel tempo. Ogni persona è legittimata a portare un po’ del suo sapere o a contribuire nella creazione di conoscenza in ambito STEAM, attraverso lavori di gruppo, momenti di confronto ed esercitazioni pratiche in cui non c’è la paura di sbagliare o di esprimere il proprio punto di vista.
Grazie alla fiducia e al senso di efficacia che si crea in classe, sarà possibile raggiungere risultati positivi, frutto dell’impegno collettivo e della collaborazione che superano i limiti del lavoro individuale e della competizione tra pari.